“Tamburello marchigiano: tipologie costruttive, tecniche di costruzione e di esecuzione”
incontro pubblico a cura dell’associazione l’Orastrana
in collaborazione con Pro Petriolo 2000 e Comune di Petriolo (MC)
Domenica 8 novembre 2015, ore 17.00
Teatro Comunale di Petriolo
Ingresso libero
La musica popolare, intesa come espressione di un popolo, nasce in epoche remotissime ed è legata in modo indissolubile al concetto di collettività.
Laddove l’uomo ha instaurato forme di cooperazione e collaborazione, la musica -arte aggregativa per antonomasia- ha prosperato tramandandosi in forma non scritta per secoli, attraversando lunghi periodi di immutabilità a causa dell’isolamento culturale ed affrontando cambiamenti repentini dovuti a scontri con altre culture.
Alle origini della musica popolare c’è lo strumento a percussione, dacché prima venne il ritmo, poi l’armonia.
Nella Marca, ricorda l’amico e ispiratore Roberto Lucanero nel suo imprescindibile saggio “Il ballo delle fate. Divagazioni sul motivo del Saltarello Marchigiano”, la leggenda vuole che la danza popolare per eccellenza, il saltarello, sia stata ideata dalle fate sul monte della Sibilla, al ritmo dei loro zoccoli di legno di fico, la percussione primordiale.
Dalla pelle di capra poi le fate costruirono il primo esemplare dello strumento sciamanico per antonomasia, quel tamburello che fino a ieri nelle campagne marchigiane era suonato ancora dalle donne di casa, spesso la più anziana, la matriarca, che percuotendolo cantava e sanciva l’inizio del ballo.
Uscito dal mito costruito sopra origini remotissime, il tamburello è arrivato fino a noi pressoché inalterato.
Nel corso dell’ultimo secolo, mentre le secolari tradizioni popolari svanivano dal ricordo della gente e contemporaneamente erano sempre più oggetto di interesse e di studio da parte del mondo colto, il tamburello marchigiano è stato poco o nulla oggetto di ricerche sistematiche.
Questo ha dato a qualche conoscitore per sentito dire, in qualche raro caso, l’occasione di improvviosare asserzioni peregrine e teorie sminuenti, del tutto fuori da una realtà delle cose assai più articolata.
Per questo a Petriolo di Macerata, in occasione del decennale della festa delle Cantinette, abbiamo voluto dare un piccolo ma sostanziale apporto all’argomento, per noi prezioso, invitando a confrontarsi e a parlare pubblicamente sia gli ultimi depositari delle particolari tecniche marchigiane di realizzazione del tamburello che le ultime generazioni di costruttori e di ricercatori sul territorio.
Per questo Stefano Amici da Monte San Vito (AN), Danilo Donninelli da Belvedere Ostrense (AN), Olivo Giacchetti da Filottrano (AN), Andrea Liberati da Matelica (MC), Marco Meo da Caldarola (MC) e Matteo Pirro da Fermo (FM) converranno a Petriolo, paese natale di Giovanni Ginobili, padre nobile della moderna ricerca sulle tradizioni popolari marchigiane.
Durante l’evento saranno esposti pezzi originali e d’epoca.
L’incontro, a cura dell’Associazione l’Orastrana, della Pro Petriolo 2000 e del Comune di Petriolo, si terrà presso il Teatro Comunale domenica 8 novembre 2015 alle ore 17.00 e l’ingresso è libero.
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